Le interviste di Natale: coach Simone Cappellaro

10 agosto 2020
Le interviste di Natale: coach Simone Cappellaro

E’ la volta di coach Simone Cappellaro riconfermatissimo la prossima stagione sportiva nella panchina della prima squadra maschile
“Nessuno vuole essere Robin”, è il titolo di una famosa canzone di Cesare Cremonini. L’autore del brano riflette sul fatto che, spesso, non si apprezza quello che si ha e non ci si rende conto che, nella vita, non è necessario procacciarsi sempre il ruolo da protagonisti. A volte, per essere felici, bisogna esplorare quello che si ha già e imparare a coltivarlo, anche se dovesse trattarsi di un ruolo apparentemente secondario come quello di Robin, braccio destro del supereroe Batman. Mi piace accostare il testo di questo brano, che vi consiglio anche di ascoltare, al nostro Simone Cappellaro (per tutti Cappe) che, sempre al fianco del coach, sul campo da basket e anche fuori ci mette impegno, dedizione e competenza nonostante la sua giovanissima età. Senza sentirsi sminuito.

Ma andiamo a conoscerlo meglio “il Cappe”: raccontati/presentati ai nostri lettori…
Intanto ti ringrazio per la intro! Io sono Simone, ho 21 anni, sono uno studente universitario e faccio il vice allenatore della serie D.

Com’è nata la tua passione per il basket?
Il colpo di fulmine per il basket avvenne quando mio padre portò a casa un piccolo canestro, da quel momento in poi è stato amore incondizionato, che dura ormai da quando avevo 4 anni.

Cosa/chi ti ha spinto a restare a Casarsa e ad accettare la proposta del nostro presidente Federico Fasan?
I presupposti per restare c’erano tutti: l’anno scorso si era creato un ottimo ambiente nel quale lavorare, sia a livello di roster che di staff (un grandissimo grazie va a tutti i ragazzi, oltre che a Bambin e a Ilario). La proposta per questa stagione è subito stata quella di mantenere vivo il progetto purtroppo interrotto dal Covid. Inoltre ho apprezzato molto la fiducia che mi è stata dimostrata sin da subito, nonostante la giovane età e la poca esperienza.

Perché hai scelto di fare l’allenatore?
Perché mi ha sempre interessato conoscere altri aspetti dal basket, senza limitarmi solo a giocare. Su “ordine” di Matteo Celotto, ho iniziato a frequentare i corsi e a lavorare con i giovani a Cordenons, prima di arrivare qui. Mi piace molto contribuire alla buona riuscita delle cose, sia in campo che fuori, forse è stato questo il fattore scatenante.

Spiegaci quali sono i compiti di un vice allenatore…
Il vice allenatore deve fare sostanzialmente da intermediario tra giocatori e allenatore, cercando di far conciliare le due parti e aiutando entrambi a trovare l’assetto giusto. Poi, da buon Robin, ovviamente deve arbitrare la partitella, fare lo scout…

Come riesci a conciliare sport e studio?
Questa è una domanda da un milione di dollari! Bisogna fare dei sacrifici e impegnarsi molto, è molto importante avere un programma o comunque organizzarsi bene.

Si dice in giro che hai un buon feeling con la squadra, a cosa è dovuto principalmente…
Probabilmente è dovuto al fatto che essendo un gruppo con molti giovani, è stato più semplice per me inserirmi. L’anno scorso poi mi sono allenato spesso con i ragazzi, quando c’erano assenti o infortunati, e giocando si crea inevitabilmente una certa chimica.

Quale è stato il tuo momento magico? E la tua più amara delusione?
Da giocatore, non posso escludere dagli highlights le stagioni in cui si è vinto qualcosa, mentre c’è una finale regionale persa che ancora grida vendetta. Da allenatore la più grossa soddisfazione è stata di riuscire a dimostrare di poter competere per i playoff lo scorso anno, quando a inizio stagione nessuno avrebbe puntato una lira su di noi.

Il tuo sogno nel cassetto? Obiettivi? Progetti per il futuro?
Il sogno nel cassetto è quello di poter continuare a frequentare il mondo della pallacanestro il più a lungo possibile. Mi piacerebbe anche saper suonare decentemente il piano e passare tutti gli esami!

Hai delle manie sportive tipo riti, scaramanzie?
Non sono molto scaramantico, però prima di partite e allenamenti ascolto sempre molta musica, è l’unica routine che ho.

Cosa fai nel tempo libero?
Il tempo libero è davvero poco! Cerco di uscire con gli amici, oppure mi dedico alla lettura e alla musica.

Un po’ di gossip…sei fidanzato/sposato? Vuoi “salutare” qualcuna?
Per ora sono libero, saluto comunque tutte le lettrici!

Grazie Cappe per la tua disponibilità e per l’aiuto che dai alla nostra redazione. Buona continuazione del lavoro che la scorsa stagione il Covid ti ha interrotto…

Uff. Stampa A.S.D. Polisportiva Casarsa