A1 Femm. Il Fila ci prova fino alla sirena, Ragusa resiste e conquista il successo


Il Fila ci prova fino alla sirena, Ragusa resiste e conquista il successo

Nell’ultima gara prima della sosta per la Nazionale, il Fila deve cedere il passo alla Passalacqua Ragusa. A San Martino di Lupari però è gara bella ed emozionante fino alla fine: seppur costretta a inseguire fin dall’avvio, la formazione di coach Serventi non si è mai arresa e a meno di 3’ dalla fine era ancora a un solo possesso di distanza. Ragusa però è stata lucida, mentre le padrone di casa nel finale hanno pagato il gap di centimetri, con le due lunghe titolari fuori entrambe per falli, e senza Arado, assente per un infortunio muscolare.

QUARTO. Parte subito fortissimo la formazione siciliana, ispirata da fuori con Vitola e Hampton: dopo 4’ il tabellone dice 2-13. Le giallonere provano a mettersi in ritmo con Milazzo, autrice di 5 punti che ricuciono il gap. Verona ritrova il -4 al 7’ (11-15), e poi la tripla della stessa Milazzo restituisce un solo possesso di distanza sul 16-19, prima del canestro di Ostarello che fissa il +5 Passalacqua del 10’.

QUARTO. Dopo aver chiuso la prima frazione col 60% dal campo, Ragusa prova a tenere alte le percentuali anche nella seconda, e con un nuovo strappo firmato Juskaite si riporta a +10: 16-26 al 12’. Tutto il periodo è sostanzialmente un botta e risposta in cui San Martino prova a riavvicinarsi, e le ospiti respingono l’assalto. Come al 15’, quando Attura trova un gioco da 4 punti per il 22-33. Eppure la gara rimane aperta, perché Milazzo e Pastrello (rispettivamente 17 e 11 punti a metà gara) tengono a galla le giallonere: la bomba sulla sirena dell’ala veneziana, fresca di convocazione in Nazionale, manda le due squadre all’intervallo sul 34-44.

QUARTO. Al rientro dagli spogliatoi cala un po’ il fatturato offensivo, con le ospiti che dopo l’ottimo primo tempo (caratterizzato da un 6/10 da tre) saranno tenute a due soli canestri dal campo. Brave comunque Anigwe e compagne a tenere sempre il margine, nonostante tra le padrone di casa si sblocchi Dedic, che firmerà negli ultimi 5’ della frazione tutti i suoi 9 punti. È proprio lei a realizzare appena prima dell’ultima pausa il canestro del nuovo -8: 48-56.

QUARTO. Ora San Martino è in fiducia, e spinta dal sempre numeroso e caloroso pubblico di casa, prova a crederci: Washington riporta il distacco a 6 lunghezze in apertura di quarto periodo. Dall’altra parte la risposta siciliana è veemente, con tre canestri in un minuto di Juskaite, Attura e Ostarello, per il nuovo 50-62. Eppure non è ancora finita, perché il Fila prova a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Dal 55-68 del 34’, è un parziale di 12-2 a riaprire tutto, ancora con una grande Milazzo: per lei alla fine saranno 32 punti (ritoccato il suo massimo in A1), 9 assist e 6 rimbalzi, per un sontuoso 44 di valutazione. È sua la tripla che a 2’30” dalla sirena riporta le Lupe a un possesso di distanza, sul 67-70. San Martino però ha Dedic e Kaczmarczyk fuori per 5 falli, e la Passalacqua (che firmerà ben 38 punti da dentro il pitturato) ne approfitta, con Hampton che attacca l’area e firma un 6-0 che stavolta mette la parola fine all’incontro.

Ufficio Stampa Lupebasket

San Martino di Lupari-Virtus Eirene Ragusa 70-80

162134444856

1621182314122224