A2 Femm. La Techfind perde e recrimina


La Techfind perde e recrimina

Le giallonere pagano la stanchezza e alcuni episodi arbitrali avversi nel finale: Capri vince al PalaVienna (67-59)

Si conclude con una sconfitta il tour de force della Techfind San Salvatore, sconfitta al PalaVienna dalla Blue Lizard Capri con il punteggio finale di 67-59. Le giallonere, stremate dai tanti impegni ravvicinati, hanno lottato rimettendo in piedi la gara dopo un brutto avvio. Nel finale, però, sono mancate lucidità e fortuna, con un paio di fischi arbitrali controversi che hanno indirizzato il match verso la squadra campana

LA GARA – L’avvio non è facile per il San Salvatore, che fatica ad arginare lo strapotere dell’imponente pivot ospite Dacic. La giocatrice ex Taranto si dimostra efficace sia dalla media distanza che vicino a canestro, e Capri ha buon gioco nel condurre fino al gioco da tre punti di capitan Ceccarelli che, sul finire del primo quarto, consente alla Techfind di tornare in parità.

Col passare dei minuti, il rebus Dacic diventa sempre più complicato da sciogliere. La giocatrice caprese è a tratti immarcabile (20 punti nei primi 20 minuti), e la Blue Lizard arriva a toccare anche il +12. Coach Fioretto ci prova con la difesa a zona, attaccata comunque benissimo dalle ospiti, che vanno alla pausa lunga in doppia cifra di vantaggio (38-28).

Nel secondo tempo le cose cambiano: El Habbab si sacrifica su Dacic con una sfiancante marcatura d’anticipo, e la Techfind pian piano risale la china. Così come nel recupero contro la Nico, si rivela fondamentale l’apporto di Pinna e Mura in uscita dalla panchina. Quest’ultima, in particolare, veste i panni della trascinatrice, e al 30’ il San Salvatore torna a tallonare le ospiti sul -3 (47-44).

Nel finale le selargine danno fondo a tutte le loro energie e si riavvicinano fino al -1, ma i loro sforzi vengono vanificati dalla scarsa precisione, con alcune palle perse che consentono a Capri di non finire mai sotto nel punteggio. La squadra di Fioretto non è nemmeno premiata dagli episodi: a 2 minuti dal termine Mura, lanciata solitaria in contropiede, viene fermata da un fischio ‘sfuggito’ agli arbitri, e – sugli sviluppi – le giallonere protestano anche per un antisportivo comminato a Ceccarelli. Capri con cinismo la chiude grazie anche a un’ottima Bovenzi, mentre il finale della Techfind è carico di rabbia e recriminazioni.

Francesca Mura prende la sconfitta con filosofia: “Gli arbitri possono sbagliare, come noi del resto – commenta – rimanere concentrati per 40 minuti non è facile per nessuno. La fatica si è sentita: in queste condizioni non è certo facile preparare le partite e giocare. Io e le mie compagne abbiamo comunque dato tutto”.

Così invece il capitano Silvia Ceccarelli: “Il mio antisportivo? Sono sincera: poteva starci. Il problema è che nel resto della partita ci sono stati dei fischi presi con troppa leggerezza. Il contropiede fermato senza motivo sul -5 è un errore molto grave e in questa categoria non dovrebbe accadere. Ci alleniamo forte, arriviamo stremate alle partite e vedersi togliere l’occasione di rimontare per un episodio del genere dà fastidio. Non facciamo processi a nessuno: capita di sbagliare, e la partita dura 40 minuti. Abbiamo perso per nostre responsabilità e lo riconosciamo. Ma oggi lasciamo comunque il campo con grande rabbia”.

Ufficio Stampa San Salvatore Selargius

S.Salvatore Selargius-Blue Lizard Capri 59-67

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