DNC La New Basket Mola riscrive la storia: è DNB


“Da ieri sera la storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, e nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore gioioso che rompe il silenzio.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo questa lettera, una lettera che vale un anno intero.
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere. Ed abbiamo vinto.
E ora ci ritroviamo
tutti con gli occhi aperti, ma continuiamo a sognare perché il sogno ha preso i contorni della realtà.
La storia siamo noi, siamo noi padri madri e figli, siamo noi guerrieri indomiti sul parquet,
siamo noi, a fremere in panca, a ribollire sugli spalti ad esultare a casa davanti ad un monitor. Siamo noi canestro su canestro. Sudore versato.Punto dopo punto. Settimana dopo settimana.
La storia ora non ha più nascondigli,
la storia stavolta passa la mano. Anzi passa una palla a spicchi.
La storia siamo noi, siamo noi questi parquet calcati.”
Corri Geofarma corri. Non fermarti. Il paradiso te lo sei guadagnato.Perché non c‘è inverno del cuore per chi ha un incendio nel petto. E questi ragazzi il fuoco lo hanno tenuto sempre acceso a partire dal loro grido. Da Castellammare a Pozzuoli un viaggio verso la storia. Strameritato. Campionato tenuto per le redini, come la fase ad orologio con la ciliegina di play off perfetti, percorso netto contro Trani, Campli e appunto Pozzuoli. Una striscia infinita di 13 vittorie che resterà aperta con vista sulla DNB. Un viaggio lungo, lunghissimo, cominciato a luglio, 25 vittorie, momenti difficili ma necessari, scavalcati stringendosi l’un l’altro, passione, lavoro, fiducia incondizionata in se stessi e cuore, tanto cuore, dosi interminabili di cuore. L’ingrediente senza il quale le porte della storia restano sigillate.
Mancava l’ultimo tassello e lo abbiamo incastrato ieri a casa di un avversario mirabile, quasi commovente nel cercare di rinviare a gara tre un destino che stavamo incidendo nella pietra. Chapeau per il Pozzuoli di coach Serpico che ci ha provato con tutto se stesso. Musci, Mazzotta, Manchisi, Teofilo, Salamina, Orefice, Luongo, Innocente, Aprea, Errico. Questi i primi 10 sul parquet, per la gara che vale una stagione. Geofarma che parte col mirino a fuoco dai 6,75: Teofilo, Mazzotta e Salamina ad imbucare ma Pozzuoli e’ caricata a molla e ribatte colpo su colpo, lo splendido pubblico del Pala Errico la trascina al primo vantaggio al minuto
6 (16-13) quando Aprea ed Orefice trovano il bersaglio grosso e quando Emanuele Musci si accomoda in panca col fardello di 3 falli sulle spalle. Vola la Virtus ed impone ritmi frenetici, un tecnico fischiato alla panchina molese in chiusura di quarto poi spiana la strada alla fuga giallo-blu, concretizzata dalla lunetta perfetta di Orsini Gravina (25-17). Il Pala Errico ribolle come una caffettiera, il Mola gioca a nervi scoperti, Kuschev fatica ad arginare l’esuberanza avversaria sotto le plance e sciupa un paio di appoggi facili, tre indizi che fanno una prova: Pozzuoli scappa, Geofarma col fiato pesante, ma che si aggrappa ai suoi totem, Teofilo, De Bellis e Mazzotta e ritorna a contatto (31-29). Il secondo tecnico, stavolta a Teofilo, però’ regala nuovo slancio ai padroni di casa: Orefice e Innocente esattori dalla lunetta, Errico dal campo, 36-29 e tutti negli spogliatoi. Il terzo periodo sembra quello del ko, la lucidità bianco-azzurra si concede una pausa lunga, Pozzuoli penetra con troppa facilità e così al minuto 26 protagonisti Orefice, Innocente e Luongo, i tabelloni luminosi diventano impietosi, 54-36. Tutti a casa per la bella a Mola? Nemmeno per sogno. La Geofarma non muore mai ed ha un cuore grandissimo. Un paio di sguardi al fulmicotone, coach Lotesoriere a shakerare tutti per bene in panca e così in campo ci ritorna una squadra che ha di nuovo fame. Tantissima fame. Ad apparecchiare la tavola chi se non il capitano, lo segue un immenso Salamina che comincia ad impallinare il canestro da ogni lato del campo. Il terzo quarto si congeda con i padroni di casa davanti di 11 (56-45), ma l’aria ha un sapore diverso, qualcosa e’ cambiato. Ci si infila nell’ultimo periodo e il Pozzuoli si ritrova in riserva mentre la Geofarma non sbaglia più nulla. E’ una bomba di Salamina a cambiare serratura e combinazione alla sfida, palla sul ferro slancio verso l’alto e parabola discendente con solo rete. Luci spente per Pozzuoli riflettori per Mola, la gara ha cambiato padrone. De Bellis, Mazzotta, Salamina timbrano ancora, Teofilo stringe i denti e prova a dimenticare il
dolore. A Pozzuoli manca l’ossigeno e vengono a mancare anche Innocente e Aprea. L’aggancio lo firma Mazzotta mentre l’ultimo sussulto campano ha le mani di Luongo (64-61). Esce Musci per cumulo di falli e il suo posto lo prende Teofilo, l’uomo delle promozioni. L’invincibile. Stoppata da lustrarsi occhi e fallo subito da Mazzotta sul rimbalzo mentre Salamina ha già’ ricomposto la parità dai 6,75 (65-65). Il Capitano e’ una sfinge, il Pala Errico un inferno di fischi. Inutile. Due su due e primo sorpasso nel momento cruciale. Pozzuoli non ne ha più e fa fatica enorme ad entrare in area. Salamina e Teofilo due punti in due dalla lunetta, come loro Luongo e Orsini Gravina (66-69). Cinque secondi alla storia e la palla ce l’ha De Bellis. Scivolone e passi. Cuore che smette di battere per qualche istante. Ci prova Orefice ma davanti c‘è una linea Maginot. Murato. Il cuore riprende a pulsare. Prima piano poi sullo 0 della sirena forte, fortissimo. Apoteosi Mola. La Gioia immensa si traveste da urla, da abbracci premuti fino a perdere il respiro, da meravigliosi pianti in campo e sugli spalti. Abbiamo aperto gli occhi, lucidi, e l’abbiamo preso per mano il sogno. Si chiama DNB. Abbiamo fatto la storia. Ora, la storia siamo noi.

Virtus Pozzuoli-Mola New Basket 67-69

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