Serie A Rimonta stile Olimpia: vale lo scudetto n.26


Dall’inferno del meno otto dopo una gara dominata, l’Olimpia risorge in stile Olimpia, con un clinic di aggressività difensiva che spegne la difesa di Siena e permette una rimonta storica. Il 74-67 vale lo scudetto numero 26, la serie finale si chiude sul 4-3. Sotto 3-2, l’Olimpia è rimasta unita, ha giocato da squadra, con orgoglio e intensità, ha vinto le ultime due gare e conquistato il titolo atteso da 18 anni. Clamorosa tripletta di Alessandro Gentile che in tre giorni passa dal 23+7 rimbalzi di gara 6, alla chiamata degli Houston Rockets nel draft NBA allo scudetto con trofeo di Mvp. E’ il più giovane Mvp nella storia della finale italiana.
Il primo tempo – L’Olimpia sbaglia qualcosa in attacco, anche buoni tiri, ma gioca una difesa dominante nei primi minuti ed è quella che gli permette di schizzare avanti 8-2 dopo cinque minuti. Gentile, condizionato da un virus intestinale, deve uscire, Siena segna due volte di fila (Green ed Haynes) e trasforma il 14-4 Olimpia in un 14-9. La risposta è di Langford in entrata e soprattutto di Melli che prima strappa il rimbalzo sul libero aggiuntivo sbagliato da Keith e poi mette una tripla ristabilendo il vantaggio in doppia cifra sul 19-9 con cui si chiude il primo quarto. La tripla di Hackett, dopo ancora alcuni eccellenti possessi difensivi, produce il 22-9. Siena esegue meglio in attacco, trova anche tre tiri liberi da Carter sul secondo fallo di Gentile, fa 7-0 e ritorna a meno sei (parziale stoppato da due liberi di Gentile). Il nuovo più 10 arriva con un canestro a rimbalzo d’attacco di Lawal e poi un gioco da tre punti di Langford. Ma la spallata non arriva, le percentuali non sono abbastanza alte, un lungo due di Erick Green vale di nuovo il meno sei, la sua tripla il meno cinque. Jerrells riporta l’Olimpia sette punti avanti alla fine del tempo, sul 36-29 e il rammarico sono i sette tiri liberi sbagliati.
Il secondo tempo La ripresa si apre con una bomba di Jerrells seguita da un canestro di rapina di Gentile per il più 12 sul 41-29. Ma Siena trova un 6-0 frutto di un gioco da tre punti di Hunter e una tripla in transizione di Viggiano. Il canestro di Carter in entrata forza il time-out di Coach Banchi sul 41-37. Langford risponde per un attimo, ma Carter da tre accorcia a meno uno e poi sorpassa, 45-43 con quattro minuti da giocare nel terzo. Siena si allontana sul più cinque del 50-45 e del 52-47 dopo due liberi sbagliati da Lawal. Il massimo vantaggio di Siena si concretizza proprio alla fine del terzo periodo sul 54-48, ma il margine diventa di otto punti dopo due minuti del quarto quarto. Lawal e Moss riportano l’EA7 a meno quattro, poi Gentile e Lawal per il meno tre sul 57-60. Prima Gentile con un jump corto e poi Jerrells da tre firmano il 62 pari, a 3’29″. Hackett ruba palla, poi Melli segna in tap-in il 64-62. Hackett sbaglia la tripla del più cinque ma poi segna in entrata il più quattro con 87 secondi da giocare e dalla lunetta estende a più cinque. Moss dall’angolo da tre per il più otto che di fatto vale lo scudetto numero 26. Poi comincia una festa indimenticabile.

Olimpia Milano-Mens Sana Siena 74-67

19936294854

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