Serie D OlimpiaSile: imperfetti e vincenti


La vittoria è importante a prescindere, in qualsiasi modo arrivi, e per noi stasera è arrivata con una buona dose di fortuna.

Il Basket è questo, non avere mai certezze, può sempre succedere il contrario. 3 secondi e 8 decimi a disposizione. Christian e Jacopo Portello, Bergo, Callegaro e Gabbin a eseguire lo schema per la rimessa in gioco dopo che la palla era uscita. Un minuto prima Callegaro con una tripla di tabella e un sottomano che ha rimbalzato più volte sul ferro prima di entrare, agguanta il pareggio. Dopo 39 minuti passati praticamente per intero con la testa avanti, l’azione d’attacco dei Castellani viene neutralizzata dalla nostra difesa, rimangono ancora 8 secondi da giocare e il nostro Christian si porta velocemente verso la metà campo avversaria, serve sotto canestro Gabbo ma il passaggio viene deviato sul fondo da un avversario. Rimessa di Callegaro per il nostro Play il quale passa la palla al fratello Jacopo che tra 6 braccia protese ad ostacolarne l’appoggio da sotto, subisce fallo mentre suona la sirena. Due tiri liberi con il tabellone luminoso che mostra zero secondi da giocare e partita conclusa, due personali che per noi significano la vittoria oppure tempi supplementari. Jacopo ne infila uno su due ma tanto basta, È vinta! “ Fortuna audaces iuvat “è proprio il caso di dirlo , un risultato che si è concretizzato sull’ultimo disperato assalto. Non abbiamo vinto il campionato, però abbiamo voluto ed ottenuto una vittoria ad un certo punto insperata, forse nemmeno giusta perché non è stata di certo la nostra una prestazione da incorniciare, anzi. Va dato merito ai Castellani di aver giocato un buon Basket se non fosse stato per il nervosismo mostrato in occasione di alcune scelte arbitrali a loro sfavore. Concina, Stradiotto, Pegoraro e i loro Compagni hanno messo in mostra tutta la loro abilità ed esperienza, hanno comandato il gioco ed il punteggio per quasi tutta la gara mettendoci spesso in difficoltà. E i nostri ragazzi? Partiti già in modalità un po’ troppo “soft” hanno faticato a reagire mentalmente all’aggressività degli avversari, ne sono risultate palle perse malamente, passaggi intercettati, zero contropiede e transizioni condizionate da troppa fretta ed errori. Abbiamo visto hai noi una squadra in difficoltà, il gioco continua ad essere farraginoso e prevedibile, la cronica difficoltà ad arrivare a canestro e la scarsa percentuale al tiro. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo solo fare meglio, ritrovare la fiducia e la pallacanestro che abbiamo mostrato di saper fare nella prima parte di stagione. Nel primo quarto Bragagnolo e Compagni hanno sicuramente più convinzione di noi e una buona organizzazione di gioco, noi sprechiamo molto e rincorriamo per tutta la frazione, significativo il fatto che non riusciamo a mandare i nostri avversari in bonus, scarso pressing in attacco così come in difesa, ma siamo lì ad un passo ed il punteggio a fine parziale è di 15 a 16. Nel secondo quarto entriamo più determinati ma siamo ancora troppo imprecisi, il gioco vive di sprazzi e invenzioni, non è ben costruito conteniamo però il distacco a sole tre lunghezze alla pausa lunga. (31 a 34). Coach Schiavinato nello spogliatoio non le manda a dire e indica la via da seguire per rientrare, maggior pressione in difesa e trovare tiri decenti per poter ribaltare il risultato. Ma l’inerzia della partita continua ad essere ancora in mano alla Revolution, alla quale ora riesce tutto con estrema facilità. Barcolliamo e rischiamo di perdere il controllo della partita. Andiamo sotto anche di 15 punti ma non arriva il “KO” dell’avversario perché con una tripla ciascuno Callegaro Baseggio e Gabbin ci riportano a ridosso e chiudiamo il quarto con soli 4 punti di svantaggio, 49 a 53. L’ultimo atto si gioca sul filo dei nervi, i padroni di casa sono ben consapevoli dell’importanza della posta in palio e ci mettono più attenzione e determinazione, nervosismo che però tradisce maggiormente i ragazzi di Coach Miatello, confusione, interruzioni, proteste, falli ed espulsioni, tutto fuorché una bella partita. Quando ormai il pubblico si rassegnava ai supplementari il canestro di Jacopo Portello fa esplodere l’entusiasmo dei tifosi e di tutta la squadra. Ce l’abbiamo fatta! Bravi ragazzi!

Ufficio Stampa Pool Olimpia Sile

Olimpia Sile-Revolution Castelfranco V.to 67-66

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2o arbitro: Casagrande Eric di Tarzo (TV)