Serie D – CaReDi Silea cade nel derby contro Paese

Lo sapevamo che non sarebbe stata una partita come le altre, un derby è un derby, ma quello con Paese senza dubbio è il più sentito. Perché la storia ce lo ricorda, ce lo dice il campo e lo dicono soprattutto i nomi scritti sulle formazioni.
Questo derby di ritorno non ha deluso le aspettative, almeno dal punto di vista dell’agonismo e delle emozioni, un po’ meno dallo spettacolo e dalla prestazione in generale.
Tranne che per Cristian Portello, un cognome che insieme al fratello evoca ricordi più o meno recenti in casa Olimpiasile e che ieri sera è stato l’autentico mattatore perché con la sua prestazione balistica ha trascinato la squadra alla vittoria, ben supportato da Nicola Gobbo altro ex di questa partita.
La cronaca del match è sintetizzata bene dai parziali dei quarti, un sostanziale equilibrio fatto di up and down, molti errori da una parte e dall’altra, con la squadra di casa che ha più volte provato ad allungare ma che è sempre stata ripresa dagli avversari, fino a quell’ultimo minuto e mezzo dal termine dove sopra di sette lunghezze i nostri non hanno saputo amministrare il vantaggio.
Sulla sirena finale l’acquolina che avevamo in bocca per una famelica vittoria si è improvvisamente trasformata in acqua morta, lo stomaco si è chiuso, strozzato dalla tripla di Portello che ha pareggiato il conto sul 70 pari e ci ha portati al supplementare.
Supplementare risultato per noi fatale perché si era capito che l’inerzia aveva girato dalla parte di Paese e che sulle ali dell’entusiamo il solito Portello ha infilato canestri da tutte le parti e costruito un margine di sicurezza,
con la Caredi piegata sulle ginocchia ed incapace di reagire, zero idee e partita persa.
Bisognerà per il futuro imparare a saper chiudere una partita quanto prima per non trovarsi invischiati in situazioni che ahi noi non sappiamo gestire.
Adesso servirà recuperare energie fisiche e mentali, domenica prossima si andrà a far visita alla capolista.

Ufficio Stampa Pool Olimpia Sile