A tu per tu con Sofia Cavedon

25 luglio 2017 AUTORE: Enrico Ferranti
A tu per tu con Sofia Cavedon

“La pallacanestro è appuntamento quotidiano, impegno, sacrificio, concentrazione, grinta e resilienza. Significa anche sfida con se stessi per superare i propri limiti e sana competizione”. Questo è il basket per Sofia Cavedon, classe 1998.. play/guardia in forza al Basket Sarcedo (serie B). “Ad ogni partita provo emozioni nuove e diverse”, incalza Sofia. “La squadra avversaria fa sicuramente la differenza e allora puoi sentire paura, soggezione e in quei momenti scatta in me qualcosa di positivo che mi fa reagire con tutta la grinta che ho”. “Ho iniziato a giocare a basket 14 anni fa a Marostica in una squadra mista. Giocare con e contro i maschi è stata una vera scuola di vita, dove la competizione era sempre alta e dove ho imparato che il gioco di squadra premia più del gioco individuale”. Un pregio e un difetto? “Quando sono in partita è la difesa e il saper combattere sempre assieme alla squadra. Odio le critiche, spesso e volentieri mi demotivano, ma la prima a criticarmi sono io.. perciò ho il difetto di arrabbiarmi con me stessa e a volte essere rinunciataria”. Ma non c‘è solo la pallacanestro per questa giovane dalle doti notevoli: “Mi sono appena diplomata e di idee per il futuro ne ho molte ma non ho ancora deciso. La mia passione sono i cani e per questo vorrei lavorare con loro. Oltre a questo mi piacerebbe continuare a giocare a basket in una squadra che mi permetta di valorizzare le mie capacità e mi dia ancora l’opportunità di divertirmi in campo”. “Concludo con un motto che in questi anni ho fatto mio e che mi era stato ripetuto più volte da degli allenatori che stimo molto: “UNA SCELTA È COME UN SALTO: SE TI SPAVENTI LO RIMANDI, MA SE TI BUTTI È LIBERTÀ”.

Intervista di Enrico Ferranti
Foto realizzata da Nicola Cavedon.