Veneto Paola Marini intervista Riccardo Guolo

22 ottobre 2012
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Oggi sono andata ad intervistare per voi Riccardo Guolo (qui nella foto durante la recente premiazione al Torneo Toni Fiocco) e, per farlo conoscere e apprezzare meglio a tutti, gli ho posto subito una domanda personale.
Buongiorno Presidente, che sport ha praticato da ragazzo, per caso giocava a basket?
Ho giocato 35 anni consecutivi, senza mai smettere un anno, dai 14 anni fino a 4 anni fa… una passione incredibile che ha scandito e accompagnato tutti i momenti della mia vita sia belli che meno.
Una passione ovviamente iniziata in Virtus!!! dove ho fatto i primi campionati veri e ho giocato due anni, under15 e under16, nella categoria cadetti e due anni, under17 e under18, in quella juniores. Anni in cui si giocava nei campetti con gli amici e poi 5 allenamenti alla settimana e la partita…insomma solo pane&basket…

Quali sono stati i primi allenatori?
Toni Paperini e Paolo Parpaiola sono stati gli allenatori principali, persone che vedo con grande affetto, ma continuo a vedere anche i compagni con cui ho giocato e ho condiviso tanti bellissimi ricordi.

Qual è un compagno di squadra che ricorda con maggior affetto?
Uno dei ricordi più importanti, che tra l’altro è legato alla palestra di via dei Tadi, è con il mio campagno di squadra Giorgio Frescura, ragazzo eccezionale morto troppo presto a 17 anni e a cui la palestra è dedicata…
Bei tempi quelli…era una palestra importante, giocava una B nazionale e si riusciva a parcheggiare addirittura intorno alla via!!! Veramente altri tempi!!!
E poi c’è Alberto Pan con cui giocavo nel 1978 nel Cittadella e con cui sono ancora amico! Strade, percorsi, amicizie che iniziano nei campi da gioco, sia con la propria squadra sia con quelle avversarie, e che poi possono continuare per anni, anche per decenni… Gli avversari in campo erano spesso tuoi amici fuori…Per cui è importante per tutti ed anche per i ragazzi di oggi dare valore all’esperienza sportiva che regala amicizie che talvolta si perdono ma che spesso si ritrovano!!!

Qual è stata la partita più bella giocata?
Difficile dirlo..troppe le partite giocate!!! Ho giocato, oltre che con la Virtus, anche con il Cittadella.. I ricordi sono migliaia..nell’ultima partita del campionato 1978-1979 con il Cittadella, in serie D, ho giocato così bene che sono andato nel quintetto finale..

Ma qual è il ricordo più bello?
Il ricordo più bello non è legato al gioco sul parquet ma ai ragazzi che facevano la coda per entrare all’Antonianum a vedere giocatori come Meneghin e squadre come Simmenthal o Ignis.
E poi ricorderò sempre il derby Virtus – Petrarca in B2 disputato all’Antonianum (e quindi in trasferta per la Virtus!!!) verso la fine degli anni ’70. Derby di alto livello e vinto dalla Virtus!

Entriamo adesso negli anni attuali…
E’ stato presidente al Comitato Provinciale di Padova in questi quattro anni, com’ è andata e come ha visto la realtà di Padova?
Il mio mandato finirà poco prima o poco dopo Natale. Due anni fa avevamo già firmato un accordo tra Virtus e Petrarca per fare una squadra unica, forte; un accordo già siglato tra Coni Provinciale e Federazione. Era un accordo di intenti per fare un’unica prima squadra di riferimento che rappresentasse la città di Padova, ma poi l’accordo purtroppo è caduto.
Padova è sempre stata divisa, non ha mai avuto un’ unica squadra di massimo livello e nonostante questo, è di una vitalità estrema sia a livello giovanile che non.
Il Comitato Provinciale di Padova gestisce un alto numero di squadre: è nei primi cinque posti, come numero di gare da gestire. Inoltre dimostra una bella ricchezza non solo nell’attività giovanile ma anche in quella senior. C’è infatti un elevato numero di squadre senior e ciò significa che la gente non smette di giocare!!! Continua…magari solo per trovarsi e fare una seconda divisione, ma continua…la passione entra dentro e molte volte fa fatica ad uscire!! Continuano a giocare per un’attività di puro divertimento; e questa è ricchezza vera, solida.

Lei è il consigliere che alle recenti elezioni per il rinnovo del comitato regionale della FIP, ha preso più voti anche di più del presidente Bruno Polon eletto. Come sente questa responsabilità?
Sono l’unico consigliere delle città padovane; non mi sono candidato per fare il presidente per questioni di tempo: gli incarichi federali sono un secondo lavoro ma richiedono un impegno e una disponibilità come se fossero il tuo lavoro principale.
Ho avuto più voti di tutti perché sono stato votato dalle città di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza e Verona, con un numero di voti proprio nell’ordine scritto. Mi sento di essere la voce delle città padovane e per questo tutte le voci che arriveranno a me o che porteranno istanze, verranno da me portate avanti. Il consigliere può fare da trade union tra le esigenze di programmazione e quelle gestionali, tra le attività programmate e quelle gestite ed attuate.

Nelle scorse elezioni ha vinto la cordata della continuità contro quella dei cambiamenti. C‘è stata battaglia?
C’era una volontà di protesta rivolta soprattutto al palazzo federale romano. Prima della candidatura avevamo fatto un incontro per capire le idee di tutti. Ho visto una grande signorilità tra vincenti e perdenti e questo mi fa ben sperare che verranno portate avanti le idee sia degli eletti che dei non eletti, che verranno portate avanti le istanze di tutte le società.

Era presente lunedì scorso 15 ottobre al PalaFabris al derby tra Virtus e ProPace…ci racconta due parole sulla festa, sulle persone, sulla partita…?
E’ stata una festa della pallacanestro padovana, è stato bellissimo vedere gli spalti così gremiti di gente di tutte le età: ho visto decine e decine di persone che conosco. Sicuramente ha vinto il pubblico, oltre ovviamente alla Virtus!!
Alla presentazione delle due squadre padovane in Comune a Padova a fine settembre ho affermato che non possiamo più vivere sui ricordi, dobbiamo investire sul presente per far rinascere entusiasmo e prospettive per il basket padovano. Padova è una realtà viva, adesso siamo questi, siamo una serie C e questo è il massimo della passione che Padova può dare!! Ma se trovi la persona giusta si riesce a costruire anche una squadra da serie A!!!
Uno dei miei compiti è fare promozione sportiva sul territorio; sarò contento di far giocare partite di basket in una realtà come il PalaFabris. Ma bisogna avere campioni che siano da esempio per le squadre giovanili. Forse io stesso ho giocato nelle giovanili perché avevo esempi da vedere…
Uno dei miei rammarichi è che nei conflitti che la Padova baskettara si porta avanti si sono persi dei treni. Il palazzetto di San Lazzaro, precursore del PalaFabris, è stato costruito per il basket…A Padova oggi manca il palcoscenico per la pallacanestro di buon livello, i costi sono proibitivi per le società. Avevo fatto un progetto per un nuovo palazzetto, una Città del Basket, che però purtroppo è entrato nella crisi economica attuale. Ci sono pochi impianti e la pallacanestro meriterebbe un palazzetto dedicato.

Perché Padova, nonostante abbia tanti tesserati e proponga giocatori che arrivano alla serie A (vedi De Nicolao), non ha un progetto comune che riporti il basket a livelli alti?
Non ci sono alternative: se Padova vuole crescere deve esserci un accordo tra società della città e/o della provincia. Questo è indispensabile per crescere perché gli impianti costano.
Molti sono i giocatori in giro per il mondo. L’idea era di costruire squadre con ragazzi giovani e con qualche campione che torna, come Leo Busca in Virtus. Dà grande soddisfazione vedere atleti padovani che giocano la loro partita sul parquet e vedere sugli spalti le giovanili che fanno il tifo per loro, soprattutto ragazzi della categorie più piccole, under13, under14 e under15. Bisogna incentivare, magari con premiazioni, estrazioni, per favorire i giovani ad andare a riempire gli spalti dei campi di gioco e per far si che la pallacanestro diventi un momento di aggregazione tra i giovani!!!

Quindi…cari ragazzi, atleti, tifosi…..incontriamoci tutti assieme per far sentire la vostra passione per la pallacanestro padovana che vuole crescere per e grazie a voi!!!
Paola Marini

fonte: http://www.virtuspadova.it/