Importante vittoria a Vicenza

27 marzo 2017 AUTORE: atticus
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CAMPIONATO ITALIANO UNDER 18 Elite
IiI fase – Qualificazione final four Regionale – Girone “e”
Giovedì 23-03-2017 – palestra “PIARDA FANTON” – VICENZA
PALL. VICENZA 2012 – ASD JESOLOSANDONA’ BASKET 58 – 71
1° quarto 17–16 / 2° quarto 31–37 (14-21) / 3° quarto 44–58 (13-21) / 4° quarto 58–71 (14-13)
Note:
-Usciti x 5 falli: nessuno
-Tiri Liberi: Vicenza 8 su 12 = 66,67 % – JSDB 6 su 9 = 66,67 %
-Tiri da 3p: Vicenza 2 – JSDB 9
-Falli: Vicenza 15 – JSDB 17
-Arbitri: Carollo R. di Dueville e Bozzetti M. di Montecchio

Pall. Vicenza 2012
Contrino 12, Oboe 6, Grolla -, Gala 5, Andriolo -, Mezzalira 2, Pizzolato -, Elio 4, Meridio -, Kedzo 16, Rigon D. 2, Rigon P.G. 11
Allenatore:Silvestrucci M. – Vice-allenatore: Tona A.

ASD JESOLOSANDONA’ BASKET
Almacolle 9, Andreetta n.e., Costa -, Costantini 3, Di Laurenzio 4, Ferretti -, Mattiuzzo 2, Ostan 25, Tuis 28
Allenatore:Teso Giovanni – Epis Jacopo

La Pall.Vicenza 2012 era una squadra che destava in noi una grande curiosità ed una certa preoccupazione. Finora aveva marciato come un rullo schiacciasassi nel percorso del Campionato Elite (1a e 2a fase), dove aveva collezionato ben 21 successi su 22 gare, nelle quali aveva perso e di misura solo l’ultima della serie a San Vendemiano, quando non contava più nulla !
La curiosità derivava dal fatto che dall’analisi dei loro risultati c’era spesso un notevole squilibrio tra lo scarto nelle partite vinte in casa da quello delle loro vittorie in trasferta (+ 405 punti il loro saldo attivo in casa, + 153 punti quello in trasferta). Si passava infatti con sospetta disinvoltura da divari abissali (30 / 40 punti) a vittorie per il rotto della cuffia.
Ciò non toglieva che l’organico della squadra doveva essere comunque di spessore, perché qualcuno degli avversari era conosciuto, e non sarebbe stato facile superarlo senza possedere qualità tecniche e fisiche.
Inoltre il calendario ci costringeva a giocare in un periodo nel quale la nostra squadra è assillata da notevoli problemi a causa di infortuni e malattie, che l’hanno costretta ad allenarsi a lungo con organico ridotto, e quindi a perdere quell’intensità di ritmo che era sempre stata la nostra prerogativa più importante, possedendo un gruppo di atleti agili, con buona tecnica individuale, ma con “peso” specifico leggero.
Anche a Vicenza siamo stati costretti a presentarci con solo 8 giocatori abili a referto, dei quali due erano tenuti in piedi da miracolose fasciature alle caviglie recentemente infortunate.
Poi quando abbiamo visto il campo di gioco, qualche spiegazione ce la siamo data. La Palestra “Piarda Fanton” sarà anche storica, ma costituisce oggettivamente un chiaro handicap per qualsiasi squadra ospite che venga a giocarci.
Illuminazione non ottimale, fondo costituito da una specie di linoleum molto duro, dimensioni del campo di gioco ridotte (ndr 26×14 anziché 28×15), dove praticamente non puoi tirare da tre punti dagli spazi laterali, e si corre il rischio di finire facilmente fuori campo.
Già questi aspetti davano una spiegazione del valore aggiunto che i vicentini avevano dimostrato di possedere in casa, e quindi delle conseguenti preoccupazioni tattiche che circolavano nella testa dei nostri allenatori.
Per fortuna siamo guidati da un ottimo staff tecnico, ed anche i nostri atleti, pur in un momento di condizione non ottimale, hanno maturato capacità di adattamento, voglia di lottare, e consapevolezza dell’importanza dell’evento, che ci ha permesso di scavalcarlo in  modo nettamente superiore alle aspettative della vigilia.
I padroni di casa non hanno mai dato la sensazione di tenere in mano il pallino del gioco, nemmeno quando nelle fasi iniziali (1° quarto) hanno condotto in leggero vantaggio, dovuto più che per il loro merito alla nostra ancora incerta fase di adattamento, condita da una eccessiva ed inconsueta imprecisione nelle conclusioni a canestro.
Una volta messa a punto la mira, Nicolò e company hanno subito ucciso la partita, con Tommaso a fargli da alter ego e tutti gli altri, a turno, a mettere la loro mattonella nel cesto, riuscendo ad imprimere una circolazione di palla che ha annichilito quella che avrebbe dovuto essere l’arma tattica determinante avversaria , cioè la zona 1-3-1. Soluzione che applicata in un campo dalle dimensioni ridotte diventa facilmente dirompente se attuata con giocatori rapidi nella gambe e negli spostamenti come i vicentini hanno dimostrato di essere.
A fine partita eravamo arrivati anche sul + 20, poi c’è stata qualche leggerezza nel finale che ha permesso ai locali di limare il divario, che si è stato fissato comunque con un rassicurante + 13 finale.
Concludiamo così il girone di andata a punteggio pieno con tre vittorie nette consecutive tutte in trasferta. Non è ancora qualificazione certa ma abbastanza probabile, basta non perdere la concentrazione e pensare che sia già fatta. A non mollare deve spingerci soprattutto la consapevolezza che dobbiamo arrivare alla Final Four Regionale al meglio della condizione, recuperando tutto l’organico e dando più ritmo e continuità al nostro impianto di gioco. A questo dovranno servire le gare del girone di ritorno, che giocheremo tutte in casa, resettando i risultati dell’andata ed andando in campo con la mentalità di come si dovesse ricominciare tutto daccapo.