Intervista a Toni Mormile, nuovo coach del basket Cittadella per la stagione 20/21

30 luglio 2020
Intervista a Toni Mormile nuovo coach del basket Cittadella per la stagione 20/21

In esclusiva per Playbasket due chiacchere con una ‘vecchia’ conoscenza che ha recentemente accettato il ruolo di capo allenatore della Serie D 2020-21 nella storica società del cittadellese.

Ciao Toni, anzitutto bentornato e complimenti per il nuovo incarico. Com‘è scoppiato il colpo di fulmine?
A proposito di fulmine possiamo proprio dire che è stata una trattativa lampo. Molto frequentemente per amicizia personale mi sento con il vicepresidente Stefano Zurlo, che ho avuto il piacere di allenare un quarto di secolo fa e nel tempo è nato e conservato un rapporto di profonda amicizia e stima.
Inaspettatamente per loro, il coach in carica Toni Frattin, assolutamente non in discussione da parte della società, ha deciso lasciare l’incarico Il presidente Gildo Bonaldo e Stefano Zurlo si sono appunto trovati a risolvere la questione del coach ed ecco che dopo pochi giorni si è concretizzata positivamente la cosa. Ne approfitto di questo spazio per ringraziare in primis il presidente Gildo Bonaldo.

Per chi ti conosce si può dire che quello a Cittadella è un ritorno a sorpresa
Capisco cosa vuoi dire, ma ogni incarico per me rappresenta
una una nuova sfida, sia in una ‘nuova’ società o in una dove ho già allenato. Anzi siccome a me piacciono molto le sfide mi stuzzica molto provare sfatare il detto delle ‘minestre riscaldate’. CIto un esempio: a Resana feci due stagioni, tornai dopo un po’ di anni e ci restai per ben 6 stagioni consecutive, con una storica promozione nell’attuale C Silver, sicuramente une della pagine di Basket più importanti per me e penso anche per la società stessa.

È vero che la tua prima chiamata l’hai fatta proprio al tuo precedessore?
Giuro! Gli ho detto che per colpa sua sono l’allenatore del Basket Cittadella, chiediglielo se è vero?! Scherzandoci su ovviamente, ma è la verità.
Toni Frattin è di Castelfranco come me, ci conosciamo da oltre quarant’anni, e quando lui giocava seriamente, da grande giocatore quale è stato con il ‘67, io ci provavo con il ’68, con meno successi ma la stessa perseveranza. Le 2 annate assieme rappresentavano la classica compagnia di ragazzi molto unita fuori dal campo, che ha sfornato grandi giocatori come Pippo Africano, Gianluca Pelloia, Fabio Coldebella, lo stesso Toni Frattin ma per ultimo non posso che menzionare Claudio Coldebella perché lui non era un giocatore normale, come diceva Dan Peterson nelle sue telecronache “lui non conta” è fuori categoria!

Sicuramente sei un punto di riferimento per queste categorie, le cosiddette ‘Minors’, come vedi il basket di oggi rispetto a quello dei decenni scorsi.
Una domanda più facile no? Ci vorrebbe un libro per risponderti, ma proverò ad essere conciso. Direi due aspetti fondamentali, il primo che è cambiato molto soprattutto a livello fisico, quindi nei contatti, nell’intensità e nella velocità, non che non siano evoluti gli aspetti tecnici o tattici ma vedo predominante quello fisico. Poi c’è l’aspetto mentale, tema che ritengo ancor più difficile per noi allenatori: una volta i giocatori ‘vivevano solo per il basket’ e le pretese del coach potevano essere più dirette. Oggi il mondo è cambiato molto – vedi l’exploit dei social – i ragazzi hanno molti più interessi oltre al basket, perciò il nostro approccio deve essere diverso, deve adeguarsi nella stessa misura del valore che ha per il giocatore; penso che solo così si riesca ad ottenere Il massimo dai giocatori di oggi, altrimenti si rischia ad imporre la nostra vecchia idea di approccio che però non corrisponde a quella del mondo del ragazzo.

Visto questo storico momento, come pensi possa incidere il problema del Covid-19 nella stagione a venire.
Bella domanda, ma non credo che nessuno abbia la risposta. Sicuramente ora regna l’incertezza, perché tutto il nostro movimento è vincolato dall’utilizzo delle palestre, e se le scuole sono le prime a vivere l’incertezza figuriamoci tutti noi che siamo un di cui.
Poi c’è il problema sponsor per le società, perché le stesse stanno subendo le conseguenze delle difficoltà delle aziende, perciò il clima di incertezza è palese.
Ad oggi infatti non vi èuna data di inizio ma ipotesi, perciò si naviga a vista con la speranza che tutto si risolva nel tempo più breve possibile.

Tornando a te erano 2 stagioni che eri fermo, ti è mancato il basket in questo periodo?
Parte della risposta è scontata: per chi ha vissuto di basket farne a meno non è semplice. Premesso che erano oltre 25 stagioni che non ne saltavo una, sicuramente un po’ di pausa mi servita molto, per ricaricare le batterie ma soprattutto mi ha dato l’opportunità di riflettere, e per confrontarmi con me stesso, cosa difficile da fare quando si è continuamente in gioco. Siccome l’obbiettivo e’ migliorarsi, allora mi sono concentrato per capire gli errori che ho commesso proprio per cercare di “non allenare l’errore”, ma di confrontarli con le esperienze migliori, esempio con 3 società ho fatto 18 stagioni (Vedelago, Piombino Resana), e con altre 3 società ne ho fatto solo mezza, perciò solo 1 anno e mezzo.
La mia conclusione sta nel fatto che non ci sia una ricetta perfetta, sarebbe troppo facile e scontato, le circostanze e le variabili sono tante, dico solo,, a difesa della categoria, che le società dovrebbero avere una ragionevole pazienza e costruire un progetto assieme al coach scelto, confrontandosi, nel bene e nel male, perché non è detto che i risultati arrivino subito, ma se c’è un progetto condiviso sicuramente si superano assieme le difficolta’. Anzi per esperienza posso dire che i migliori risultati li ho ottenuto dove ho incontrato le difficoltà maggiori, ma c’era appunto un progetto condiviso, se ci rifletti e una logica conseguenza.

Allora Toni in bocca al lupo a te e al Basket Cittadella, a te la parola per i saluti finali.
Viva il lupo! Vi ringrazio per questa bella chiacchierata, ringrazio nuovamente il Basket Cittadella per l’opportunità datami.
Mi auguro per tutto il movimento cestistico che questa stagione possa svolgersi in modo regolare senza interruzioni come accaduto in questa che definirei da dimenticare.
Perciò giro il tuo in bocca al lupo a tutto il grosso movimento che c’è nella nostra regione !
Buon Basket giocato a tutti!