Di Gregorio e la leadership della Magnolia: "Ancora al 60% del potenziale"

16 ottobre 2019
Di Gregorio e la leadership della Magnolia: "Ancora al 60% del potenziale"

L’esterna: «Una bella sensazione che ci godiamo, consapevoli che il momento decisivo è più avanti». Per la guardia momento felice anche accademicamente: domani sarà dottoressa in Scienze Motorie.

Un avvio di stagione arrembante con tre successi in altrettante uscite e due esami di rilievo, come quelli interni con altrettante big come San Giovanni Valdarno (all’esordio) e Faenza (sabato scorso), superati con carattere e determinazione.
Il primato in classifica – una sorta di linea di continuità con quello che è stato, per larga parte, il percorso della passata regular season – nel girone Sud del torneo cestistico di A2 femminile sta divenendo quasi una tappa obbligata sul percorso di viaggio in casa La Molisana Magnolia Campobasso.
E, tra le viandanti in divisa rossoblù, c’è chi – come il capitano Roberta Di Gregorio – è il fil rouge di tutta la storia del team del capoluogo di regione.
TEMPI BELLI «È senz’altro una bella sensazione – concorda l’esterna tarantina – e ce la godiamo appieno. In quest’avvio, disputato senza Camille Giardina e contro avversarie, come San Giovanni Valdarno, che nel roster già presentavano la propria straniera, è emersa quella che è una maturità accresciuta di questo gruppo, vuoi per la presenza di un elemento come Carolina Sanchez, vuoi perché, per noi confermate, c’è una base molto profonda. Siamo felici di questa situazione, ma siamo altrettanto consapevoli, forti della lezione dell’ultima stagione, che il momento decisivo non è certo l’attuale».
MEMORIE E PROSPETTIVE L’inbetween tra quanto è stato e quanto potrà essere si racchiude, nell’universo rossoblù, in una serie di sensazioni che fanno da cornice al momento attuale.
«Senz’altro l’uscita nelle semifinali playoff del passato torneo ci ha lasciato dentro dell’amarezza per quello che avevamo costruito per quasi sette mesi e che non si è finalizzato. Questo ci ha portato, nella gara contro Faenza, a non disunirci quando le nostre avversarie sono rientrate e a disputare una gara di assoluta costanza con San Giovanni Valdarno, nella consapevolezza che in questo torneo sarà fondamentale mantenere al massimo la concentrazione in ogni gara, che sia in casa, dove dalla nostra abbiamo il sostegno di un pubblico unico, oppure in trasferta nella certezza, comunque, che i conti si faranno solo alla fine».
«Dalla nostra, oltre ad un vissuto comune che noi confermate ci portiamo dentro, ci sono le peculiarità di un elemento come Carolina Sanchez da cui apprendiamo tanto in partita come in allenamento, perché, da quello che è il suo palmares alle spalle, contribuisce ad innalzare, e non poco, le nostre qualità. Lucia Di Costanzo è tornata in Molise, forte di una stagione a San Giovanni Valdarno da leader. Nena Chrysanthidou ha una volontà di ferro, Giorgia Amatori un’energia costante a conferma di quelli che sono innesti mirati. Il tutto, tra l’altro, in attesa del sostanzioso contributo che potrà fornirci Camille Giardina».
ROTAZIONI LUNGHE Dettagli sinonimo di una profondità importante nelle rotazioni rossoblù, che fa del gruppo campobassano un team dalla conformazione simile alle big del girone Nord.
«Anche altri team del nostro raggruppamento – precisa Di Gregorio – hanno numerose opzioni. Con certezza avere una ‘squadra lunga’ dà la possibilità di offrire pochi punti di riferimento alle avversarie. E, senz’altro, l’imprevedibilità e la possibilità di poter tenere i ritmi costanti saranno armi fondamentali. Nel quadrangolare di Crema abbiamo avuto modo di vedere le opzioni che squadre come Moncalieri (che può contare su ben dodici rotazioni) e la stessa Crema utilizzano come filosofia cestistica».
«Nel nostro caso – prosegue – la profondità delle rotazioni nasce anche da un preciso lavoro in allenamento, che ha fatto sì che le new entry si siano inserite come se fossero state sempre qui».

Area Comunicazione Magnolia Campobasso