Benacquista, 'Aka': "La forza di volontà e la determinazione sono fondamentali"

1 marzo 2021
Benacquista,

È trascorsa un’ulteriore settimana di allenamento per la Benacquista Assicurazioni Latina Basket che, però, non ha ancora ripreso a disputare partite ufficiali.fall Il ritorno sul parquet è in programma per domenica 7 marzo alle ore 18:00, quando i nerazzurri riceveranno al PalaBianchini la Kienergia Rieti per uno dei derby laziali di questa stagione.

Alle sedute di allenamento da qualche giorno si è unito il nuovo innesto del club pontino, Abdek Kader Fall, che è stato accolto con entusiasmo dalla squadra e che, pian piano si sta ambientando nel nuovo contesto per trovare la sua migliore dimensione all’interno del gruppo: «Anche se sono arrivato da pochissimo, quello che ho avuto modo di notare è il grande affiatamento della squadra. Sono stato accolto molto bene e l’impatto che ho avuto, sia rispetto ai compagni, che allo staff tecnico, è stato estremamente positivo. Con nessuno di loro ho mai giocato insieme precedentemente, ma per esempio con Marco (Passera, ndr) o con Raucci ci conosciamo da tanto tempo e anche se ci siamo sempre incontrati come avversari, abbiamo un buon rapporto».

L’atleta senegalese di nascita, ma trasferito in Italia quando era ancora un adolescente, ha avuto il suo primo incontro con la palla a spicchi quando aveva circa 16 anni: «Sono arrivato in Italia quando ero un ragazzino perché mio padre era l’Ambasciatore del Senegal in Italia e il mio avvicinamento alla pallacanestro è stato effettivamente tardivo rispetto ad altri atleti, ma ne sono stato subito colpito e attratto, fino al punto che quando mio padre terminò il suo mandato e avremmo dovuto lasciare l’Italia, grazie all’interessamento di Germano D’Arcangeli sono potuto rimanere in casa Stella Azzurra e proseguire il mio percorso cestistico iniziato proprio con loro». Kader è un ragazzo educato e rispettoso lo si evince dalle sue parole quando racconta della sua esperienza italiana lontano dalla sua famiglia: «Nei primi anni in Italia, la mia vita è stata incentrata principalmente sullo studio e sugli allenamenti e quando si è prospettata l’opportunità di poter continuare il mio cammino sportivo, non ho avuto esitazione nel promettere solennemente ai miei genitori che non avrei abbandonato gli studi e che avrei portato avanti parallelamente lo sport e l’istruzione. Non è stato sempre semplice, ma ciò che conta veramente in questi casi è la forza di volontà e la determinazione». La promessa fatta alla sua famiglia l’ha mantenuta ampiamente, oltre ad aver fatto carriera nel mondo del basket, Kader ha anche preso la laurea in Economia e Finanza.

Il suo percorso cestistico affonda le sue radici nella società capitolina, ma prosegue con il trasferimento nella stagione 2012/13 in un’altra storica piazza del basket italiano, Trieste. In seguito giocherà anche a Brescia e a Torino, ma l’esperienza più importante e formativa del giovane Fall, però, è rappresentata dalle tre stagioni vissute in maglia rossoblù a Casale Monferrato, dove oltre a emergere come giocatore, trova anche l’amore della sua vita, Greta che ha sposato e con la quale condivide due meravigliosi bambini: «Ho fatto tutto subito e in fretta – dice ridendo Kader riferendosi al matrimonio e all’essere diventato papà – sono davvero molto legato a Casale e lo sarò sempre. Dal punto di vista del basket ho tanti ottimi ricordi e ho avuto l’opportunità di crescere molto, per quanto riguarda la vita privata non credo che avrei potuto chiedere di più, ho incontrato Greta, che è una donna fantastica, e con lei ho avuto la possibilità di provare la magnifica esperienza di diventare papà. È qualcosa di magico, non può essere spiegato né capito davvero, se non lo si prova. I bambini sono belli sempre, ma quando sono figli tuoi scatta qualcosa di particolare». E questa gioia Fall l’ha provata già due volte, 5 anni fa con il primogenito Alessandro Lamin e circa un mese fa con l’arrivo del fratellino Claude Emanuele Saadibou (entrambi hanno il doppio nome italiano/senegalese e il secondogenito porta anche il nome del papà di Kader). La sua famiglia lo segue sempre nei luoghi in cui il cestista si sposta per lavoro, infatti il neonato Claude è venuto alla luce in terra siciliana, e la prossima settimana lo raggiungerà anche a Latina.

“Aka” è il soprannome che gli è stato dato qualche anno fa dalla “semplificazione italiana” dei suoi due nomi Abdel Kader: «Diciamo che in Italia ormai mi chiamano tutti Aka da diverso tempo, mentre in famiglia mi chiamano Kader anche se devo dire la verità che, ormai, qui in Italia, sono talmente abituato a sentirmi chiamare Aka, che se mi chiamassero Kader, potrei anche non girarmi» conferma ridendo.

E parlando del basket italiano giocato, Fall ha un’idea molto chiara: «In Italia il basket in Serie A1 è sicuramente di alto livello e molto fisico, in A2 è meno fisico, ma comunque è un torneo di buon livello e dove c‘è grande competitività. Sono convinto che in entrambi i gironi, Verde e Rosso, ci siano alcune squadre di grande spessore, nel nostro sicuramente Napoli e Forlì hanno una struttura importante e sono costruite per raggiungere obiettivi ambiziosi, ma sono altrettanto convinto che ci sono molte altre compagini che fino alla fine potranno contendersi posizioni di rilievo nella griglia finale». Il centro classe 1991 arriva a Latina per dare al club nerazzurro un valore aggiunto in vista del tour de force che attende la Benacquista nel mese di marzo: «Latina è una società seria, presente nell’ambiente da anni e che merita rispetto. Ha sempre allestito squadre competitive e la presenza di Franco (coach Gramenzi, ndr) che stimo molto come allenatore, e che è a Latina da tante stagioni, è un’ulteriore garanzia».

Questa è l’ultima domenica di stop per la squadra nerazzurra, dalla prossima settimana si tornerà a giocare ufficialmente e Fall farà il suo esordio con la maglia nerazzurra numero 28.

Donatella Schirra – Ufficio Stampa Benacquista Assicurazioni Latina Basket