Serie A Beko Final Eight: Varese-Roma prima semifinale

8 febbraio 2013
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Sono Roma e Varese ad esultare dopo la prima giornata dei quarti di finale della Final Eight 2013. La Cimberio capolista in campionato strapazza Milano, a cui non basta il supporto del Forum, mentre l’Acea sopravvive alla disperata rimonta di Cantù dopo averla dominata per tre quarti. Varese e Roma si ritroveranno di fronte nella prima semifinale di sabato alle 17.45.

Ea7, altro fallimento! Varese domina e vola in semifinale. Cimberio Varese-Emporio Armani Milano 92-74
Era la società organizzatrice della manifestazione, aveva il fattore campo, eppure la formazione meneghina fallisce anche il secondo obiettivo stagionale. Varese spazza via dal campo, i biancorossi tenendoli al 38% dal campo.Nel terzo quarto, al contrario di Cantù, Milano ha una reazione di orgoglio che le permette di tornare sotto di 6 lunghezze, salvo riprendere nel finale il controllo delle operazioni e portare tranquillamente in porto il match per la delusione dei tifosi meneghini che abbandonano il Forum con 1.14’ sul cronometro. La squadra di Scariolo è tenuta a 27/59 dal campo(10/16 nel terzo periodo). In avvio Scariolo riprone Radosevic per Bouroussis èper contrastare l’atletismo di Dunston, rilanciando Fotsis in quintetto. E’ proprio il croato a tenere a galla l’asfittico attacco milanese (8 dei primi 11 punti della EA7, il resto della squadra 1/8 dal campo) e Varese ne approfitta per correre fino al 21-14 della prima sirena grazie alla sapiente regia di Mike Green, ai punti di Dunston (8 nei primi 10’) e al 10/13 da dentro l’arco. Milano fatica, mentre Varese vola sulle ali di un parziale di 14-4(35-20 al 15’). L’EA7 prova a resistere con Hairston (37-27), ma va a sbattere contro ‘il muro’ della Cimberio. Prima del riposo Varese allunga ancora grazie ad Ere chiudendo avanti 46-29 tirando col 60%. Polonara firma il 57-39 Cimberio a metà terzo quarto. Partita in ghiaccio per Varese? Neanche per sogno! Milano si riaccende Langford (11 punti nel terzo quarto) e Bourousis (8) alimentano il break che una tripla di Marques Green riporta Milano a -6(58-52). Varese ritrova energia grazie ad un’autentica magia atletica di Rush, affondata a due mani e chiude avanti 66-58. Nel quarto quarto Varese decolla grazie ad un altro break di 14-2, quello che le consegna la semifinale.
La sala stampa
Vitucci : “A dispetto dei bookmakers, per i quali sembrava una cronaca di una morte annunciata, la squadra è stata molto attenta dall’inizio. Molto bravi ad imparare la lezione di domenica a Siena, oggi ne abbiamo fatto molto tesoro e ci è servito molto. Grande primo tempo, non ci siamo mai disuniti anche quando loro sono tornati sotto. All’inizio dell’ultimo quarto, abbiamo dimostrato che la partita dovevamo farla nostra. Contento dell’atteggiamento, le cifre sono abbastanza eloquenti. Duello tra i due Green? E’ stato molto importante il confronto, non solo x quanto possono produrre individualmente, ma per come possono far rendere la squadra. Ha capito quando poter sfruttare qualche vantaggio fisico, senza rompere il ritmo del gioco. Intelligente nella gestione del quarto periodo. Roma? Secondo me, con loro siamo quelli che stiamo facendo un po’ di più rispetto alle aspettative e meritatamente una delle due sarà in finale. Sarà una partita dura, molto bella e difficile, dai grandi contenuti agonistici e tecnici.”
Scariolo : “Complimenti a Varese, sono stati più duri e più intensi, in difesa ed in attacco, riuscendo a finire sotto canestro quei tiri da noi sbagliati. Non mi aspettavo una gara così poco intensa, dobbiamo ancora rinforzarci nell’intensità e nello spirito di squadra, nella compattezza. Dobbiamo analizzare più in dettaglio anche altri aspetti tecnici, ripartire per prepararci al meglio, questa volta con tempo davanti, sufficienti per essere competitivi nei playoff. Cosa è successo? Non è facile spiegarselo. Fare congetture adesso potrebbe creare confusione, dobbiamo viceversa fare un’analisi seria, riguardando e capendo che la durezza e l’intensità difensiva che possiamo mettere in campo, è superiore a questa. Se ci riusciremo, saremo competitivi, altrimenti no. Questo è il punto di partenza. Lasciare? La risposta è no, qui non si arrende nessuno e non fa un passo indietro nessuno. Abbiamo giocato durante settimane con buone intensità, oggi non l’abbiamo fatto ed è grave.”

Una Cantù impresentabile concede il pass per le semifinali a Roma. Acea Roma-FoxTown Cantù 89-85
“Una Cantù impresentabile”, come l’ha giustamente deifinita coach Andrea Trinchieri in sala stampa, cede il pass per le semifinali all’Acea Roma. Un dato deve fare riflettere i brianzoli 2 soli rimbalzi offensivi catturati a dei 18 capitolini (39-23 il computo totale). Sotto per 33’, la FoxTown nell’ultimo quarto risale da -19 (73-54) grazie allo scatenato Jonathan Tabu (19 punti nel periodo), ma non riesce a completare l’opera causa poca reattività a rimbalzo e si deve arrendersi. Roma domina sotto canestro con un Datome scatenato(12 rimbalzi), ma si scioglie nel finale, mentre Cantù si affida troppo al tiro da tre venendone tradita nella terza frazione(10 punti segnati con 1/6 da tre). Quintetto classico quello di coach Trinchieri con Tabu, Aradori, Brooks, Leunen e Cusin a cui Marco Calvani oppone Taylor, Goss, Datome, Czyz e Lawal. Cusin firma il 2-0 FoxTown, poi Lawal, in assenza di Tyus, unico che avrebbe potuto dare del filo da torcere al nigeriano per atletismo, mette 8 dei primi 14 punti di Roma, che inizia la sua fuga. L’Acea domina sotto i tabelloni (9-5 a rimbalzo dopo i primi 10’), Cantù tira male da due (3/9), ma aggrappata al match grazie alle triple di Mazzarino,Tabu e di Leunen(2). Quando ‘va in ufficio’ anche Datome con 11 punti consecutivi Roma è avanti 25-18. Coch Trincheri striglia a dovere la sua squadra che torna in campo con un altro piglio arrivando fino al -2(27-25). E’ solo un barlume, in quanto Roma riprende amartellare la retina canturina arrivando fino al +12 sul 46-34 con Datome quando l’arbitro Lamonica, speriamo sia anche per lui ‘il canto del cigno’ fa 3/4 dalla lunetta dopo un tecnico a Cusin. Cantù cerca di lottare, non sbaglia nulla da dentro l’arco (4/4 nel secondo periodo) e grazie alla tripla di Mazzarino torna negli spogliatoi in svantaggio di 6 sole lunghezze avendo un fantastico 7/10 da tre grazie al 3/3 di Leunen(11 puunti con 4/4 dal campo).Roma ha Datome a quota 13(4/6) e Lawal a quota 12(5/8). Nella ripresa ci si aspetta la reazione di Cantù che non si vede, la squadra di coach Andrea Trincheri è tenuta a soli 10 punti dal campo,limitata dall’1/6. E’ Czyz (11 punti nel periodo) a far spiccare il volo ai capitolini: Cantù finisce sotto 63-49 e si aggrappa al solito Leunen. Alla sirena del 30’, il tabellone recita 54-69. Partita chiiusa sembrerebbe, quando Datome firma il 73-54. Sotto di 19 lunghezze esce l’orgoglio ferito dei brianzoli con Jonathan Tsabu, in ombra, che firma 19 punti consecutivi e Cantù che a 22” dalla sirena finale, ma L’Acea grazie a Datome ed una colossale dormita della difesa canturina ancora una volta a rimbalzo si aggiudica l’incontro 89-85.
La sala stampa
Trinchieri : “Siamo stati impresentabili, ci sono camminati sopra, il dato a rimbalzo è esplicativo di tutta la partita. Quando queste cose succedono, il responsabile è l’allenatore. La squadra è stata brava e bella domenica, oggi non abbiamo giocato a pallacanestro. Compimenti a Roma, ma io devo pensare alla mia squadra ed è stata una bruttissima partita. Abbiamo avuto un minimo senso di responsabilità alla fine, ci eravamo quasi riusciti, però un altro rimbalzo ed è finita. Mi spiace moltissimo, non avrei mai pensato potevamo presentarci così. Ci hanno aggredito fisicamente e noi non siamo riusciti a rispondere, chiudendo con soli 2 rimbalzi in attacco. Queste partite si giocano con la testa e bisogna adeguarci: loro grande intensità, noi non abbiamo pareggiato. Chiudiamo con 14/25 da 3 e il problema non è certo stato l’attacco. Siamo stati in apnea per 40 minuti. Datome? Grande partita.”
Calvani : “Pensando a come siamo partiti a luglio, è un risultato incredibile. Il primo pensiero è per il presidente Toti, se a luglio non avesse deciso di iscrivere la squadra al campionato, non saremmo qui a parlarne. Gli ha dato un minimo di soddisfazione per questo ennesimo impegno. La partita è stata abbastanza dominata per tre quarti, siamo andati negli spogliatoi con un vantaggio più irrisorio, rispetto a quanto avevamo prodotto. Nel terzo spallata alla partita, poi sul +19 forse eravamo un po’ troppo convinti che la partita era chiusa. Noi abbiamo mollato qualcosa, gli avversari con orgoglio sono rientrati. Ci siamo un po’ spaventati, l’unico momento in cui ho avuto paura è stata la tripla di Tabu di tabellone. Abbiamo meritato questo risultato per quanto fatto da questi ragazzi incredibili. Non abbiamo mai delegato responsabilità solo ad un giocatore. Ovvio che Datome per qualità e stagione, è mediamente la certezza che abbiamo sempre. La forza della squadra è trovare risorse da tanti giocatori, non dando riferimenti precisi agli avversari.”

dal nostro inviato
Andre#9